Confessioni di un metafisico

Questo libro ha preso forma da quando ho iniziato a scrivere una serie di aforismi, poesie e riflessioni brevi, per fatti che poi spesso mi sono anche accaduti.
Il mondo metafisico è sempre stato dentro di me. Da bambino a sei anni vivevo a Livorno e ogni tanto il mio sguardo incrociava la costellazione di Orione senza sapere che cosa fossero quelle luci nel cielo notturno. Dicevo a mia madre: guarda… io vengo da lì. Lei sorrideva, non capiva cosa intendessi. Poi da adulto ho scoperto che Orione era una tra le costellazioni più importanti nella mia carta del cielo.
Col tempo mi sono reso conto che le persone in genere non sono in grado di distinguere le cose che vengono dal cuore da quelle che arrivano dalla mente.
C’è un esercizio apparentemente semplice che è quello dell’individuazione di se stessi.
Io sono, io esisto? Dove?
Io non sono la mente, perché sento di essere anche quando non penso.
Io non sono il cuore ma nel cuore, il canale verso la gioia e la luce.
Capire è sentire.
Io sono nel cielo. Qui ed ora, prima dell’ultimo passaggio.
Noi siamo qui in esilio, ma la nostra vera dimora è lì. Il cuore è la porta del cielo, quella che ci riporterà per sempre a casa.