La marchesa milanesa

Un romanzo storico molto divertente, ambientato nei luoghi manzoniani, gli stessi dove vive l’autore.

Siamo nel Seicento, epoca di bravi, di signorotti prepotenti come Don Rodrigo. Due personaggi arrivano a Lecco da Milano: una madre dall’aspetto di balena spiaggiata, prepotente come un tiranno, e figlia di una zitella dal corpicino piallato come una tavola che si esprime solo a nitriti. Ah, e uno zio crapulone e puttaniere che non ha lasciato l’eredità agognata dalle sopracitate. 

Bisogna trovare un marito alla figlia inguardabile. riuscirà quell’orribile della cara mammina a trovare una vittima di sesso maschile? Questa in sostanza la trama del libro: la programmata mattanza di un maschietto infelice destinato a fare da carne da macello matrimoniale. Ma il racconto è intrecciato con altre cento storie, figure ridicole, situazioni paradossali. E molto altro ancora. 

Massimo Trifirò è nato e vive a Lecco, della quale è Cittadino Benemerito. È lo scrittore che ha dedicato più pagine di narrativa alla sua città. È laureato in Scienze Politiche con specializzazione in Storia. È autore di numerosi articoli e libri di diverse categorie: racconti, romanzi di spionaggio, di genere comico e fantastico, biografie storiche e religiose, saggistica (studi evangelici, rievocazioni storiche, dialoghi filosofici), antologie poetiche, aforismi, satira politica a fumetti. Le sue opere più importanti sono una rivisitazione de “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni (“Il manoscritto graffiato”, 2010) e un romanzo-saggio sulla Passione di Cristo (“Gulgalta”, 2018). 

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